L’uso del tempo degli italiani e il processo d’invecchiamento

Autori

  • Pietro Demurtas IRPPS-CNR
  • Giuseppe Gesano IRPPS-CNR
  • Frank Heins IRPPS-CNR
  • Adele Menniti IRPPS-CNR
  • Marcella Prosperi IRPPS-CNR

DOI:

https://doi.org/10.14600/irpps_wps.65.2014

Parole chiave:

invecchiamento, uso del tempo, attività quotidiane, età, genere

Abstract

L’invecchiamento della popolazione italiana marcia a grandi passi e lo farà ancor più nel prossimo futuro, quando si presenteranno alla soglia dell’età anziana le ampie generazioni nate durante il baby-boom degli anni Sessanta del secolo scorso. L’impatto di questa parte crescente di popolazione costituisce una sfida per la nostra società, una sfida che sarà vinta solo se si sarà in grado di cogliere le modifiche intervenute nelle caratteristiche della popolazione in età avanzata, nelle sue potenzialità, nei suoi modelli di vita. A partire da alcuni degli stereotipi sull’anzianità e la vecchiaia, rappresentate come fasi della vita caratterizzate da solitudine, mancanza di interessi e scarsa partecipazione alla vita sociale, il presente contributo studia il caso italiano indagando la quotidianità degli individui di 60 anni e più. L’obiettivo è quello di individuare alcuni dei fattori che, oltre all’età, incidono sullo stile di vita della popolazione anziana. Lo studio è stato condotto sui dati dell’indagine Istat sull’Uso del Tempo 2008-09, a partire da una concettualizzazione delle attività quotidiane che distingue comportamenti più e meno attivi. I risultati evidenziano che, contrariamente alla rappresentazione stereotipata, gli anziani non costituiscono una categoria sociale al suo interno omogenea e che l’invecchiamento non procede in maniera lineare con l’età. Rispetto ad una giornata tipo, una prima evidente discontinuità si realizza con l’uscita dal mondo del lavoro, mentre ulteriori cesure possono essere identificate a seconda del tipo di attività. Ad esempio, è dopo i 70 anni che si riducono maggiormente le attività di tipo sociale e di tempo libero attivo (volontariato, partecipazione religiosa, visite a parenti e amici, etc.), mentre è nella classe di età 75-79 che si osserva un più marcato allontanamento dalle attività di cura familiare. Si evidenzia inoltre che l’età cronologica non è il solo fattore che interviene nel processo di invecchiamento e che a questa si associano il genere e il tipo di famiglia in cui vive l’anziano, il livello di istruzione, lo stato di salute e le condizioni economiche.

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Pubblicato

2014-09-10

Come citare

Demurtas, P., Gesano, G., Heins, F., Menniti, A., & Prosperi, M. (2014). L’uso del tempo degli italiani e il processo d’invecchiamento. IRPPS Working Papers, 1–43. https://doi.org/10.14600/irpps_wps.65.2014

Fascicolo

Sezione

Working Papers