Grecia: istruzione e brain drain in tempi di crisi

Abstract

Quello del brain drain è un fenomeno che la Grecia ha vissuto fin dalla fine degli anni 1950 che ha continuato nei decenni successivi e che si è intensificato nel corso degli anni 1990. Nonostante vi sia stata, nel primo decennio del XXI secolo, una situazione politica ed economica piuttosto stabile rispetto al passato, l’attuale crisi economica senza precedenti che la Grecia sta attraversando ha provocato e continuerà a provocare l’aumento della fuga dei cervelli a causa delle scarse opportunità di lavoro e delle forti misure di austerità, prese dagli ultimi governi, che deprimono il livello standard di vita. Se la fuga massiccia di capitale umano dovesse assumere dimensione più grandi, cosa assai probabile, la situazione potrebbe sicuramente peggiorare perché così la Grecia continuerebbe a subire effetti depressivi per la propria economia e a perdere esattamente le risorse umane di cui ha bisogno per la ripresa economica. Questo articolo analizza alcune cause determinanti la fuga dei cervelli, alla luce anche di contributi scientifici che esaminano questo fenomeno. Individua inoltre alcune possibili chiavi di uscita dalla crisi e di ripresa economica, partendo dall’istruzione e dall’attuazione di importanti riforme finalizzate al superamento di problemi che hanno a lungo afflitto il sistema di istruzione ellenico e che possono migliorarne la qualità, pur mantenendo impegni di equità e giustizia sociale.